A painting by the title gener-AZIONI

Magfest opened and closed in a circle.

A circle to welcome the invitation of tradition and receive the well-wishing words of the Magdalenas in the circle.

A circle to protect the work offered by Cristina Castrillo and by all the participants. 

A circle to collect the picture by the title ‘gener-AZIONI’ which our meeting has painted:

 

PAPER with words  - ‘houses’ which fill up with thoughts in oily pencil, ‘houses’ which move, exchange, light up and communicate

PLASTIC of dolls on the contemporary altar at which Silvia screams “I am surviving, I am a survivor” against the sea of indefiniteness, superficiality and political filth

PAPER, alive and deadly, the faces of a dream and nightmare which reveals itself by candlelight, leaving in memory scrapes of images which reconnect to the darkness of the unspoken myth

PLASTIC fluctuating in the apartments of Torino and Exeter, which then becomes a kyte of bodies and objects

PAPER with false words and news, marked by the woody squeaks of the puppets of authority

SHOES which Palma climbs and in which Fulvia descends

PAPER for toilets as the mark of almost fortuitous tracks, self-produced labyrinths in the society of the individual who pants behind her/himself

PILLS of ab-normality which Mariaelena fights like a lioness

the DOOR of limit, the one which receives and prompts every fear, a high relief in wood and tape on the incommunicability of a generation on the threshold

And still the songs in unknown languages, the earth of myth, women who run after each other sailing on a sea of objects, the chord of the system in the time which never eases off...

 

Thanks to Cristina Castrillo for being a direct and patient guide, offering us testimony of that vision and theatre which nurtures all generations.

 

Thanks to Helen Varley Jamieson and Paula Crutchlow, Serena Crocco and Bettina Colombo (Teatro Incantiere), Emanuela Petralli and Roberta Ruggiero (Teatro delle Pietre/Officine Duende), Chiara D’Ostuni and Manuela Rossetti (Hoboteatro), Palma Morena Greco, Mariaelena Piovesan, Silvia Venturini, Christina Kyriazidi, Fulvia Romeo, Marta Di Giulio and Stefania Silengo, Elisa Spagone and Eros Giuggia, Alessandra Camozzi and Annaluce Marchione, Mara Pieri and Ila Covolan (Goghi&Goghi), Raffaella D’Angelo and Alessandra Nicoloso, Barbarakay Cisterna Mai, Paola Colonna and Genè5 performers.


Il Magfest si è aperto e chiuso in cerchio.

Per accogliere l’invito della tradizione e in cerchio ricevere le parole di augurio delle Magdalena.

Per proteggere il lavoro offerto da Cristina Castrillo e da tutte le partecipanti.

Per raccogliere il quadro dal titolo gener-AZIONI che il nostro incontro è andato formando:

 

CARTA con scritte – ‘case’ che si riempiono di pensieri a matita grassa, e si spostano, si scambiano, si illuminano e comunicano

PLASTICA di bambole sull’altare contemporaneo di Silvia che grida “Sono un sopravvivente, sono un sopravvissuto” sul mare di indefinitezza, superficialità e politicume

CARTA viva e letale, i volti di un sogno e incubo che si rivela a luce di candela, lasciando nella memoria strascichi di immagini che si collegano al buio del mito non detto

PLASTICA flottante negli appartamenti di Torino e di Exeter, che poi diventa aquilone di corpi e oggetti

CARTA di parole e notizie false, scandite dai cigolii legnosi dei pupazzi dell’autorità

SCARPE su cui Palma si arrampica e in cui Fulvia discende

CARTA igienica come a segno di percorsi quasi per sbaglio, labirinti auto-prodotti nella società dell’individuo che si affanna dietro se stessa/o

PILLOLE dell’a-normalità che Mariaelena combatte come una leonessa

la PORTA del limite, quella che accoglie e induce ogni paura, altorilievo di legno e scotch dell’incominicabilità di una generazione sulla soglia

E poi i canti in lingue sconosciute, la terra del mito, donne che si rincorrono navigando sopra un mare di oggetti, il cordone del sistema nel tempo che mai non molla...

 

Grazie a Cristina Castrillo per essere stata guida franca e paziente, regalandoci testimonianza di quella visione e quel teatro che nutre tutte le generazioni.

 

Grazie a Helen Varley Jamieson e Paula Crutchlow, Serena Crocco e Bettina Colombo (Teatro Incantiere), Emanuela Petralli e Roberta Ruggiero (Teatro delle Pietre/Officine Duende), Chiara D’Ostuni e Manuela Rossetti (Hoboteatro), Palma Morena Greco, Mariaelena Piovesan, Silvia Venturini, Christina Kyriazidi, Fulvia Romeo, Marta Di Giulio e Stefania Silengo, Elisa Spagone ed Eros Giuggia, Alessandra Camozzi e Annaluce Marchione, Mara Pieri e Ila Covolan (Goghi&Goghi), Raffaella D’Angelo e Alessandra Nicoloso, Barbarakay Cisterna Mai, Paola Colonna e le performer di Genè5.

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